giovedì 26 gennaio 2012

Recensione: Diario di donna, Heidi Pellizzari







Editore: & MyBook
Genere: Narrativa
Anno: 2011
Pagine: 62
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Prezzo: € 13,00
Disponibile su: http://www.ibs.it/code/9788865600306/pellizzari-heidi/diario-di-donna.html?shop=5313http://www.deastore.com/libro/diario-di-donna-heidi-pellizzari-e-mybook/9788865600306.html

Chi scrive questo diario è una donna comune, come tante altre, che bene o male nella vita ha ottenuto tutto ciò che potesse desiderare per essere felice e serena: un marito, due figli, una bella casa... eppure, qualcosa che le manca c'è ancora: il senso del suo esistere.

Si, perché nonostante abbia già fatto tanto finora, e tanto le rimanga da fare, non riesce a capire cosa possa fare per se stessa, in modo da riuscire a colmare il vuoto interiore, così da sentirsi appagata, pienamente fiera di se stessa.
Dato che le è sempre piaciuto scrivere, decide d'iniziare a farlo in un diario, e così, riflettendo sui vari aspetti del passato, prende coscienza di tutto quello che è stato importante nella sua vita: partendo da ciò che la turba, rivede le situazioni che, affrontate a testa alta, l'hanno aiutata a crescere; si sofferma ad analizzare il suo carattere, che nelle situazioni di scontro la porta ad essere troppo rigida, ma nello stesso tempo incapace di perdurare nel mostrarsi adirata, nonostante i suoi veri sentimenti la porterebbero ad urlare con tutta la rabbia che ha in corpo; ricorda con un sorriso i primi amori, le delusioni da assimilare e il coraggio di voltare pagina per continuare ad andare avanti nonostante tutto; pensa alle persone importanti che le sono state accanto per tanti anni, diventando il suo punto di riferimento, pilastri solidi del suo vivere; e riflette, sino a rendersi finalmente conto che in realtà non c'è niente da capire, e che il vivere stesso contiene il senso di ogni cosa, mentre tutto il resto è solo la cornice che circonda il bellissimo quadro della vita.

Nata e cresciuta a Saronno dove vive e lavora, Heidi Pellizzari nel tempo libero si diletta nell'arte del Decoupage.

In questo suo primo libro, pubblicato all'età di trentatré anni, la scrittrice utilizza un linguaggio semplice e delicato senza troppi costrutti intricati, nel quale la lettrice si ritrova facilmente, perché "Diario di donna" è questo: vita semplice, comune a tutte le donne, ma non per questo meno importante di tante altre storie intriganti e cariche di colpi di scena emotivi. È una riflessione nella quale tutte noi, chi prima e chi dopo, ci ritroviamo ad affrontare, che ci porta a domandarci quale sia il vero senso del nostro esistere, cosa abbiamo fatto di veramente concreto, e cosa mai potremmo fare per essere veramente appagate e fiere di noi stesse. Troppo spesso, proprio per questo voler trovare a tutti i costi la "ragione del nostro esistere nel mondo", tendiamo a dimenticare che in realtà anche il più piccolo gesto, all'apparenza privo di significato profondo, fa parte di ciò che siamo, e che quello che più conta è andare sempre avanti facendo del nostro meglio per vivere pienamente, prendendo in maniera positiva tutto ciò che questa strana vita ha deciso di offrirci, per arrivare alla fine senza nessun rimpianto da perdonarci.

"Alla fine la vita non è mai come uno se l’aspetta; arrivi ad un punto in cui ti rendi conto di avere proprio tutto, e comunque non avere in mano niente"


"Mi dico: ˝Ho solo 30 anni, è il periodo più bello dell’esistenza perché si è abbastanza adulti per fare scelte ponderate e per decidere qualsiasi cosa che possa migliorare la qualità della vita˝, eppure non riesco a trovare ciò che dia il senso a tutto il mio cammino. Non riesco proprio a capire cosa devo fare"


"E così mi chiedo dove sono finiti i miei sogni, i miei progetti di vita, le mie ambizioni e poi mi ricordo che io ero la bambina che non pensava al futuro e che quindi, forse, di sogni non ne ho mai realmente avuti"


"Oggi vorrei tenere il muso più a lungo, vorrei avere più tempo per assimilare la cosa, per vivere le mie emozioni e farle mie, per medicare con cura la ferita.. ma sorriderò, perché ci sono cose che si fanno col tempo degli altri, semplicemente per fare del bene"


"Ricordo pochi momenti vissuti a giocare insieme agli altri e una marea di momenti passati appoggiata alla parete più nascosta a guardare gli altri che vivevano, desiderando di essere come loro"


"La sofferenza fa parte della vita (...) È un muro inaspettato dietro ad un angolo, e se si vuole andare avanti nel cammino della nostra esistenza non si può far altro che arrampicarsi a mani nude e con fatica cercare di scavalcarlo (...) Io non sono una che torna indietro. Cerco sempre di scavalcare tutti i muri che mi si presentano, anche se questo significa arrampicarsi fino a farsi male, fino a ferirsi mani e braccia, fino a piangere per il dolore"


"Su questa terra siamo in tanti; tante persone diverse che non sempre hanno qualcosa in comune (...) ma c’è una cosa che abbiamo tutti, proprio tutti, dal più grande al più piccolo, dal più povero al più ricco: tutti abbiamo la vita (...) E così non si può dare un senso alla vita perché la vita è il senso stesso, il significato più profondo di ogni cosa"


"È necessario capire in tempo che la vita è una sola, e che non è poi così importante come la viviamo, se la arricchiamo di numerose esperienze, se la stravolgiamo per qualcuno, o se la trascorriamo tranquillamente, senza pretese"


"Si nasce, si cresce e si muore, ma nel mezzo c’è tutto quanto. Ed alla fine di questa splendida avventura, capiremo di non aver vissuto invano"


Claudia Mameli



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