lunedì 17 agosto 2015

Giochi di ombre, di Giovanna Evangelista


Casa editrice: Lettere animate
Anno: 2015
Genere: Giallo
Formato: E-book
Pagine: 175
COMPRA QUI Giochi di Ombre

Gaia soffre di un'infelicità della quale ha colpa solo in parte, e vive di questa sua malattia per anni fino a che capisce di dover riprovare a respirare: sentendosi fiera della propria bellezza in un modo che pare essere l'unico in grado a darle conforto, a non farla sentire quel pezzo di anima vuota che aveva creduto d'essere fino a poco prima; osservando nuovamente il mondo che la circonda e scoprendo quanto è grande; trovando nuovi amici e, forse, altro.
Dall'altra parte c'è Liam che, da vent'anni, ogni notte fa sempre lo stesso incubo che lo porta ad avere paura ogni notte di più. Vede un'immagine eterea, di donna avvolta in vesti vermiglie che gli sussurra una sola e indecifrabile frase. Al limite della paranoia, aiutato da Elis con la quale desidera creare una famiglia, decide di ricostruire un improbabile puzzle di ricordi remoti, scoprendo così una terribile verità che non gli lascerà scampo.

Questo doppio romanzo d'esordio, ben scritto e contornato dalla delicata armonia frasistica  nei giusti punti, appare sin dall'inizio come frutto di un lavoro attento e studiato. La descrizione dei luoghi è essenziale, e le trame ben costruite grazie all'astuzia della penna di Giovanna Evangelista catturano l'attenzione del lettore, che alla fine di ogni capitolo sente la necessità di continuare a voltare pagina.
Due trame coinvolgenti e ricche di sfaccettature intriganti e  suggestive, che riga dopo riga si arricchiscono di nuovi elementi mai troppo banali, intrecciandosi tra loro grazie ad un perfetto meccanismo di suspense e colpi di scena in grado di  stimolare la curiosità e portare, poi, a riflettere sul senso profondo delle scelte fatte nel corso della vita; sui desideri e i sogni da inseguire e le promesse da mantenere, nonostante le difficoltà, le cadute e gli errori.
Un romanzo che lascia il fiato sospeso fino all'ultima riga, e che vuole essere letto tutto in una volta.



"Non era tristezza, non era stanchezza: pura infelicità, quella che impregna l'anima fino a trasudarne"

"Poi la porta d'ingresso che cigolava, il tanfo dei cardini che si abbracciavano, e infine il silenzio"

"Il primo amore è sempre un sogno ingannevole. È qualcosa che nasce in modo subdolo, che non ti aspetti, che inizia con l'assuefarti e rapirti e finisce con l'insidiarti l'anima e renderti un'altra persona"

"E la paura non è altro che l'ombra dell'anima, una banale proiezione di se stessi"

"Gli sfiorò la guancia, lasciando dietro di se una sensazione di gelo. (...) Seppe cosa stava per accadere. Non doveva alzare lo sguardo, per nulla al mondo avrebbe dovuto farlo"

L'ipnotista, di Lars Kepler


Casa editrice: Longanesi
Anno: 2010
Genere: Thriller
Formato: Cartaceo
Legatura: Brossura
Pagine: 585
Dopo aver giurato di non praticare mai più l'ipnosi, lo specialista in traumatologia del dolore Erik Maria Bark si ritrova a dover dare il suo aiuto nella soluzione di un complicatissimo caso al quale indaga Joona Linna, un ispettore solitario che segue l'istinto più delle tracce. Il compito di Maria, è quello di riuscire a far parlare l'unico testimone di una strage familiare, anch'esso ridotto in gravi condizioni.
Quello che inizialmente sembrava un lavoro semplice, si trasforma in una bomba atomica pronta ad esplodere all'interno della vita privata del medico, che vive una già complicata vita coniugale ed esistenziale, messa a terra dall'improvvisa scomparsa di Benjamin.
L'intromissione di Erik in questo caso potrebbe aver scatenato una reazione a catena legata al suo precedente lavoro, risvegliando fantasmi del passato ancora in cerca di trovare la pace definitiva.
Ma ogni indizio trovato cambia costantemente le regole del gioco, rendendo così impossibile trovare la giusta scia da seguire per scovare il killer, che nel frattempo sta disegnando attorno a sé un quadro pragmatico che Joona Linna prova ad interpretare. Solo alla fine, dopo aver fatto un lungo salto indietro nel tempo, Erik saprà portare il caso verso una soluzione alla quale mai si sarebbe pensato.

La scrittura a quattro mani dei coniugi Ahndoril, appassionati del genere poliziesco, appare da subito precisa e pulita in ogni sua virgola, con una trama che viene esposta in modo tale da non rivelare tutto subito in maniera lineare, ma lasciando punti in sospeso ripresi, poi, poco per volta incrociandoli a nuovi. L'alternarsi del narratore, a volte esterno ed altre nella persona di Erik, rende questo romanzo ricco di punti di vista e riflessioni utili alla comprensione del testo, reso però ambiguo da infiniti colpi di scena che stordiscono il lettore  fino all'ultima pagina.
Se in alcuni punti la scrittura appare tediosa e quasi immobile su se stessa, subito dopo prende a correre veloce verso argomenti ben articolati, ricchi di suspense e descritti in modo tale da indurre il lettore ad immedesimarsi in essi.
Un libro nel quale immergersi in silenzio per farsi trasportare nel lato oscuro della mente umana.



"Appena l'auto esce dal parcheggio, Erik allunga la mano verso la scatoletta di legno che conserva nel cassetto del cruscotto. Senza distogliere lo sguardo dalla strada, fa scattare la chiusura con il pappagallo colorato e l'aborigeno, prende tre pillole e le manda giù in fretta"

"La prima cosa che aveva visto era una pozza si sangue sulla moquette della camera da letto con delle strisce lunghe, come se qualcuno si fosse trascinato attraverso la porta, e un paio di occhiali da bambino vicino alla soglia"

"Erik tace, sa che le sue parole ormai non hanno più alcun significato. Le ha mentito dieci anni prima e non è ancora riuscito a dimostrare il suo amore per lei, in alcun modo, non abbastanza, non a sufficienza perché lei ricominciasse a fidarsi di lui"

"Quando la lama del bisturi le penetra nella gola, improvvisamente compaiono le sue rughe d'espressione intorno agli occhi. (...) Quando poi estrae il bisturi dalla gola, la donna emette una sorta di fischio, dimenando le gambe a scatti"

"Entrando nella stanza buia, dove l'aria era carica delle esalazioni di sudore e vomito, avevo portato con me un odore di cera per pavimenti. Eva Blau era a letto con la schiena rivolta verso di me"

"Sorride fra sé e sé quando il colpo alla nuca lo fa inciampare in avanti. Probabilmente sarebbe caduto pancia a terra se non fosse per l'ascia che gli è rimasta conficcata in testa e lo trascina all'indietro"

"Preso dal panico, inizia a muovere le gambe, sale in superficie e si riempie i polmoni di ossigeno. L'autobus comincia a colare a picco, lentamente e cigolando"

Claudia Mameli


Licenza Creative Commons
Lipnotista di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://ilprofumodellacarta.blogspot.it/2015/08/casa-editrice-longanesi-anno-2010.html.

giovedì 13 agosto 2015

Come miele sul cuore, di Tiziana Iaccarino


Casa editrice: Self-Publishing
Anno: 2014
Genere: Romance
Formato: E-book
Pagine: 257
Dopo la morte del padre, Isabel e sua madre sono in piena crisi economica e per non farsi pignorare tutto hanno bisogno di risaldare i debiti. Rosalba, sapendo nell'infatuazione di August verso la propria figlia, durante una crociera nella nave di lui, (che è armatore) gli promette di fare in modo che lei possa essere sua in cambio del risanamento dei loro debiti, senza far sapere le sue intenzioni alla figlia.
Isabel non sa bene se ama od odia l'essere corteggiata e amata da August. Ne è attratta ma allo stesso tempo disgustata, nel senso che sa si volerlo accanto a sé per i suoi soldi e non perché realmente innamorata. Accetta comunque di sposarlo e andare a vivere con lui in America, scoprendo subito la folle gelosia di lui e la propria repulsione nei suoi confronti; hanno pochi rapporti intimi e sempre troppo cruenti, sbrigativi e privi di preliminari e romanticismi con i quali si sarebbe sentita meno "usata". Iniziano i dubbi sulla propria scelta e si chiede cosa avrebbe pensato di lei suo padre, capendo così di voler amare un uomo e non il suo portafoglio.

E finalmente appare il miele sul cuore in grado di stravolgere ogni sua finta convinzione per regalarle la A maiuscola.


 La scrittura appare romantica e ricca di poesia, con un erotismo delicato e mai troppo volgare. A volte è eccessivamente carica di eufemismi; allo stesso modo ci sono troppe spiegazioni riguardo al perché dei gesti compiuti dai personaggi, quasi si cercasse di giustificarli. In alcuni punti il racconto diventa logorroico nei pensieri degli stessi, che ripetono incessantemente stati d'animo sempre uguali senza sapersene dare ragione. Contiene qualche piccolo errore grammaticale dovuto alla fretta, ma in ogni caso non sono evidenti in maniera eccessiva.
È una storia che scava l'amore profondo cercando di capirne il senso in ogni parola detta, gesto fatto o pensiero elaborato.
Senza dubbio, gli amanti del genere lo apprezzeranno per l'intensità delle emozioni trasmesse.



"Ancora non sapeva quanto sua madre Rosalba, invece, avesse pianificato, dopo essersi ripresa in tempo per capire che avrebbe dovuto trovare un conto in banca in grado di risanare il suo bilancio familiare"

"August non era più in grado di vivere senza di lei e ne fu tristemente consapevole"

"A Isabel piaceva quella sua voglia di proteggerla e pensò che fosse l'unica cosa di cui aveva bisogno"

"Aveva perso tutto, anche se sperava che lui fosse ancora lì da qualche parte a vegliare su di lei e magari a proteggerla"

"Il cielo era di un' azzurro tanto intenso da ferire la vista e il mare danzava tiepido sotto di esso"

"Isabel prese un lungo respiro e pregò che non stesse accadendo proprio a lei. Non in quel momento. Non dopo essersi sposata. Non in luna di miele"

"Il cielo parve abbandonare le sue calde tonalità esotiche e la luce del giorno parve arrendersi al sopraggiungere di un'improvvisa oscurità"

"Non le disse che i suoi occhi gli gelavano il sangue, che le sue labbra gli confondevano le idee e non sarebbe riuscito a starle lontano"

"Storie di paesi lontani, di amori impossibili, di fate e di maghi, scheletri e avventure di pirati. Quanto le mancava tutto ciò!"

"Era salito su quella nave solo per lei. Non poteva rinunciare alla speranza, poiché era l'unica cosa che gli era rimasta"

"Era il mondo che finiva. L'amore che si lacerava. La mente che impazziva. Le viscere che si contorcevano. Il dolore atroce di una perdita che l'avrebbe condannato alla solitudine del cuore"

"Capelli al vento e grida di un uomo che la voleva le fece scoppiare il cuore di felicità. Era quella la felicità!"

Claudia Mameli


Licenza Creative Commons
Come miele sul cuore di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://ilprofumodellacarta.blogspot.it/2015/08/genere-romance-anno-2014-pagine-204.html.

mercoledì 5 agosto 2015

Blu. In realtà pensavo a tutt'altro, di Luigi Telloli



Autore: Luigi Telloli
Casa editrice: Autopubblicati
Anno: 2014
Genere: Poesia Psicologica
Formato: E-book e Cartaceo
Pagine: 65/125
COMPRA QUI BLU. In realtà pensavo a tutt'altro

Questo libro dall'apparente scrittura compulsiva, può essere visto dal lettore disattento come un semplice groviglio di parole che ben si accordano tra di loro.
È in realtà un memorandum di riflessioni profonde di ciò che è, o meno, utile nella propria esistenza; un monito alle menti pigre che, senza lasciarsi guidare dalla costruttiva ispirazione, pensano d'inerzia adattandosi a ciò che il mondo vuole da esse, assecondando così i convenzionali modi di fare: menti svuotate, che preferiscono essere guidate piuttosto che scoperte.
Leggendo il Telloli, che invece sa bene quali viaggi fare, magari anche inconsapevolmente, persino il lettore più disattento riesce a ben rendersi conto di quanto in fondo sia necessario scavare, sotto i propri piedi, prima di raggiungere la giusta profondità nella quale costruire le fondamenta del proprio essere.
Il lettore riprende l'uso delle proprie capacità intuitive, trovando così il coraggio di addentrarsi in un labirinto mentale che generalmente si evita di percorrere per paura di perdersi in verità scomode; che in una società plasmata dall'idealismo comune non darebbe all'uomo modo di emergere, per paura di apparire diverso dalla massa che lo circonda.
Ci si riconosce a questo modo in un treno che vuol fermarsi in una giornata piovosa, dove chi ha coscienza saprà donare il proprio ombrello, (simulacro di conoscenza ed esperienza) a chi ancora deve apprendere l'arte del vivere, riuscendo a non farsi trarre in inganno da chi è incapace di vedere oltre il proprio orgoglio; si sarà capaci di osservare il mare e le stelle cercando il legame che accompagna la vita ad altra vita, mandando via il fumo dagli occhi sapendo che ad esso potrà sopravvivere; arriverà la visione, della certa ipocrisia di chi vuol vedere solo ciò che è chiaro agli occhi e non al cuore.
E si finirà col guardare il mondo da un'altra angolazione, staccandosi dal corpo per rendersi conto di esistere nonostante la propria fragilità in cerca di esplodere.



"Semplicemente la vita, com'è, come sempre sarà"

"Siamo quel che siamo, i nostri comportamenti più che le nostre promesse (...) Dello sguardo furtivo che non si posa a rimirar l'apparenza"

"Mare e cielo sono un tutt'uno, come gli occhi quando incontrano il cuore"

"Capanne di sogni e passati, rivisti e corretti ed il dubbio che ogni ricordo non sia altro che un vissuto che non è stato mai"

"Ed io mi sentivo strafico perché tu eri mio, quel tuo sguardo d'intesa, oppure quando non capivi, è una delle cose più belle che mi resta a questo mondo"

"Intendetevi, come non costuma più tra le persone, non di vini, motori, o saperi troppo alti persino per i vostri tacchi 12. Brindiamo a queste rime fatte di niente"


Claudia Mameli

Licenza Creative Commons
Blu. In realtà pensavo a tutt'altro di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://ilprofumodellacarta.blogspot.it/2015/08/autore-luigi-telloli-casa-editrice.html.