lunedì 17 novembre 2014

Inchiostro in libertà di Roberto Monti



Editore: Autopubblicati
Anno: 2014
Genere: Riflessioni poetiche
Formato: Cartaceo
Pagine: 54
Prezzo: € 10,30

Domandarsi il perché di quel che ci gira attorno e cercare incessantemente una risposta rende l'Uomo protagonista della propria esistenza, e non solo spettatore passivo in attesa di quel che avverrà nella successiva scena messa in atto. Dare un senso a ciò che siamo, come ci muoviamo nelle infinite strade da percorrere, e cosa mai potremmo lasciare in eredità a chi arriverà dopo di noi; il semplice osservare lo scorrere lento delle cose, ed appoggiarci ad esso per accompagnarlo nel suo evolversi grazie al nostro bagaglio di esperienza, non ci renderà mai immobili, ma anime in crescita evolutiva che oltrepassano i confini di quel che è materialmente palpabile.
Il senso profondo di Inchiostro in libertà rivela una capacità innata nel fondersi con le parole, per diventare parte integrante di quella straordinaria poesia che viene chiamata vita. Di rado quel che appare ai nostri occhi risulta prevalentemente roseo e di vedute affascinanti in primo impatto, ma il riuscire ad appigliarsi ad ogni  suo più piccolo ed in parvenza insignificante dettaglio, dona forza e potere alla mente umana che riesce così a sopravvivere alla non comprensione di ciò che siamo.
Prendendo spunto dalla quotidianità, nascono in questo libro riflessioni che portano al voler vedere oltre il proprio sguardo. Provare ad entrare in questa logica può divenire sfiancante, ma se così non si facesse rimarrebbe solo la delusione di non aver provato a raggiungere la propria meta. Qualunque essa sia.

Appena ventenne, nel 2003 Roberto Monti diventa insegnante d'italiano elementare in un progetto d'integramento per le famiglie straniere, arricchendo così il suo bagaglio culturale.
Vincitore della prima edizione del Premio Nazionale di Narrativa e Drammaturgia Teatrale parole in volo del 2010, il giovane autore ha inoltre partecipato con i suoi scritti alla formazione di varie antologie, tra le quali: Scatti e scritti, ed. Linea Bn;  Paesaggi letterari, ed. Historica; Bagliori cosmici, ed. Bravi autori  2012 cose da fare prima della fine del mondo, ed. Mondadori.
Attualmente collabora alla gestione del sito artistico/letterario  http://www.sixrules.it/ che sta creando una raccolta di racconti in tema, e sta altresì lavorando alla definitiva nascita della Casa Editrice Autopubblicati.
A breve, in uscita la sua ultima opera Legami di stringhe, della quale si possono trovare notizie sulla pagina facebook  https://www.facebook.com/autopubblicati?ref=ts&fref=ts , la stessa che contiene tutte le informazioni relative alle nuove pubblicazioni in programma per l'immediato futuro, di altri autori emergenti.



"C'è un mondo fuori che talvolta non so vivere e uno in me che mi affronta in silenzio"

"Questo cammino tracciato con mano tremolante è il mio sogno, un sogno che ha deciso di non soccombere alle prime luci di un nuovo giorno"

"Alla fantasia bastano pochi tratti e, con alcune macchie di colore, disegna nuovi orizzonti per cancellare la paura"

"Concedo gli ultimi chilometri di questo viaggio ai miei ricordi, riaprendo vecchi capitoli del passato, di cui oggi ho imparato a sorriderne"

Claudia Mameli

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Recensione: Inchiostro in libertà di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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mercoledì 29 ottobre 2014

La voce del sentimento di Evelyn Storm


Editore: Evelyn Storm
Genere: Rosa
Anno: 2014
Formato: ebook
Dimensione: 366 KB
La voce del sentimento

Ricominciare
Veronica è una ragazza forte, dal carattere deciso e a volte ribelle. Trova l'amore della sua vita quando è ancora troppo piccola per capire di cosa si tratta realmente ma, nonostante questo, i due fidanzatini si giurano fedeltà eterna. Il destino ha però in serbo per loro un piano diverso, distruggendo nel giro di pochi attimi ogni progetto fatto. Prima la rabbia e la disperazione, si mostrano alla ragazza che è ormai  rassegnata ad avere per sempre il cuore lacerato, poi, il destino che cambia nuovamente le carte in tavola: perché il fato opera per vie misteriose, e l'amore aspetta solo un espediente per poter rinascere a nuova vita.
Patto di sangue
Nel 1236, a Cressillon, Daralis Godart vede sua madre morire per mano di Aric, una figura malefica che si nutre di sangue caldo. Sette secoli dopo, lui vuole ritrovarla per poterla fare definitivamente sua e permettere l'ascesa di Kalyn, sua mentore e protettrice. Intanto Ronan osserva da lontano, facendosi guardiano di quella vita sospesa a mezz'aria. Il peggio sembra arrivare veloce come un fulmine ma come sempre, seppur in forma distante dall'iconografia usuale, il bene vincerà sul male grazie a un amore crudo e intenso che supera ogni ostacolo.
Destini incrociati
Ultimo di cinque figli, ad appena diciott'anni Josh sogna ancora di affermarsi nella danza e, perché no, trovare il vero amore. La fortuna, però,sembra essersi scordata di lui impedendogli di realizzare ogni suo desiderio. Dapprima sfinito nell'anima, pieno di rabbia e rancori repressi, riceve un'opportunità di svolta grazie a suo fratello, che decide di farlo tornare a sorridere. Solo piccoli passi, uno dietro l'altro, che porteranno il giovane a trovare quello che cercava da tanto tempo.
Amore, desiderio e... ghiaccio
Cindy è una giovane disillusa, tormentata da un amore sbagliato che l'ha violentata psicologicamente. Il suo unico sfogo è il pattinaggio, che pratica per non pensare al dolore e la vergogna del non riuscire più a gestire la situazione. Fino a quando una sera, fattasi forza del trovarsi circondata da tanta gente, decide di ribellarsi e dare un taglio netto col passato. L'aiuterà in questo Dylan, un uomo ricco e affascinante che sarà in grado di farla tornare a sognare e credere nuovamente nell'amore e in se stessa.



Grazie ad una scrittura leggera, semplice e senza mezzi termini, fatta di emozioni delicate e violente al tempo stesso, i protagonisti di questi racconti incantano velocemente il lettore romantico, che non aspetta altro se non il lieto fine. Quattro storie infuocate e travolgenti che coinvolgono i sogni e i sensi di tutti.
Giunta al suo terzo romanzo, Evelyn Storm vanta una lunga lista di collaborazioni con vari siti letterari, partecipazioni a concorsi di poesia e narrativa, pubblicando inoltre con successo Grido d'amore - Quando il sogno non basta edito da Letture animate nel 2012, e Il covo degli spiriti guardiani grazie al gruppo editoriale David and Matthaus nel 2013, e la favola Ridolina si addormenta.

"Gli adulti non capiscono mai le cose, si dimenticano troppo spesso di essere stati anche loro bambini"

"Un bagliore innaturale attraversò gli occhi di Daralis. Sembrava avesse la vista velata di porpora, tanto i suoi occhi erano  rossi"

"Non mi preoccupavo di poter cadere, farmi male, soffrire le pene dell'inferno, perché la danza era per me il paradiso tanto agognato, in grado di scacciare la paura"

"La ragazza lo accolse e la cadenza del loro amore aumentò sempre più fino all'estasi"

Claudia Mameli


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Recensione La voce del sienzio di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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lunedì 20 ottobre 2014

Il riflesso di un assassino di Maurizio Foddai



                                                   
Casa editrice: Io Scrittore
Genere: Thriller psicologico
Anno: 2014
Formato: ebook
Prezzo:  0,99
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Il protagonista di questa storia è Luca Grotti, responsabile del reparto risorse umane presso l'azienda nella quale lavora da quindici anni. Si potrebbe definire un uomo normale, di quelli che non si fanno notare per strada, poiché privi di quel carisma e magnetismo necessari per far si che ci si possa distinguere fra tanti. Doti che non mancano di certo al suo rivale dai tempi del liceo prima e nel lavoro poi, Leo Margara, un leader nato. A differenza di esso, Grotti è quasi un anonimo che non è mai riuscito a dare alla sua vita quella svolta decisiva che l'avrebbe portato al vero successo. Chiusi nel cassetto conserva sogni irrealizzati o distrutti con le sue stesse mani, e non perché non abbia provato a farli crescere, ma solo a causa della totale assenza di forza necessaria per poterli sviluppare in toto, come un matrimonio dissolto nell'arco di pochi anni. Accontentandosi della sua esistenza, il vuoto arriva quando scopre che il suo posto di lavoro è a rischio proprio a causa di Margara. Di lì a poco inizierà a trovarsi vittima di un susseguirsi incessante d'ingiustizie alle quali vorrebbe ribellarsi senza però riuscire a muovere realmente un dito per farlo, anticipato a sorpresa da mani sconosciute.
Poco per volta si ritroverà catapultato in un mondo misterioso, nel quale dovrà addentrarsi in un improbabile caos mentale dove non ritroverà più se stesso, così come ricordava di essere. Nel contempo la logicità degli eventi andrà a svanire, poco per volta, nel riflesso di un altro se stesso che aspetta solo il momento giusto per divenire essenza reale.

Attore e autore teatrale per tanti anni, dopo "Un testimone pericoloso", edito da Libromania nel 2013, Maurizio Foddai scrive il suo secondo romanzo inscenando un delirio psicologico che lascia il lettore incapace di staccare gli occhi dalle sue righe. L'alternarsi del punto di vista narrativo, la sfrontatezza e l'uso comune del linguaggio utilizzato,rendono questa storia adatta ad una lettura scorrevole anche grazie alla precisione dei dettagli, senza mai essere però troppo pesante nel calcare le sottigliezze. Interessante è il lavoro fatto per creare un quadro completo ad accogliere tutti gli elementi fondamentali, così come la capacità di formare due facce sovrapposte della stessa medaglia. Da leggere tutto d'un fiato per rimanere sorpresi all'ultimo istante.



"Mi sentivo strano. Galleggiavo in una specie di bolla dove la realtà era alterata"

"Avvertii una stretta allo stomaco. L'incazzatura e il desiderio di rivalsa per quello che avevo subìto avevano lasciato il posto a un senso di frustrazione e a un'inquietudine insinuante"

"Il bozzolo di temperanza che mi ha avviluppato per tutti questi anni, edulcorando i miei sentimenti e mitigando le mire azioni, questa sera si sta lacerando"

"Quando incontra le vertebre, il coltello elettrico emette un sibilo acuto, diffondendo un puzzo disgustosi di corno bruciato"

"Era possibile che la mia mente avesse cancellato completamente il ricordo cosciente di un omicidio realmente commesso, conservandone soltanto una traccia subliminale?"

"In tutti i casi, l'uomo che vedevo riflesso nello specchio della sala, appoggiato alla spalliera della sedia, era ormai in tutto e per tutto un'entità da me separata" 

Claudia Mameli

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Recensione Il riflesso di un assassino di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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mercoledì 15 ottobre 2014

Fotolibro "Amore zucchero e cannella"


"Comprai champagne e liquore di rose per preparare dei cocktail con la ricetta scritta su un pezzettino di carta con inchiostro blu pavone"

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Fotolibro "Amore zucchero e cannella" di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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"Abbiamo smesso di nutrire la nostra anima e, per questo, abbiamo inaridito quanto di più puro albergava nelle nostre menti"

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Fotolibro "La tela degli dei" di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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Fotolibro "Diario di un atropologo"


"Apra il suo cuore alla vera conoscenza, accetti che le energie vitali di questi luoghi entrino in lei, liberi la sua anima da influssi negativi e percepirà ciò che è concesso solo agli eletti"

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lunedì 29 settembre 2014

Sulle orme della notte di Tiziana Iaccarino


 
Casa editrice: Ciesse edizioni
Genere: Drammatico
Anno: 2012
Pagine: 272
Legatura: Brossura
Prezzo: € 16

La vita è un mistero difficile da comprendere, e questo Deana lo sa bene. In un epoca lontana anni luce lei era felice, spensierata, ma poi arrivò il buio ad inghiottire ogni sua certezza.
In perenne conflitto con un mondo che pare starle sempre più stretto, anche grazie ad una madre austera divenuta ancor più fredda nell'animo dopo la misteriosa scomparsa del marito, l'appena ventenne si trova sull'orlo del baratro esistenziale. Nulla sembra renderla felice, le giornate vanno avanti senza che possa fare se non viverle, in maniera automatica e rassegnata.
Neanche il lavoro, presso la bottega di quello che aveva sempre e solo considerato un caro amico di famiglia, la soddisfa. 
Le uniche volte nelle quali riesce a respirare a pieni polmoni sono quando trova rifugio nel suo piccolo angolo di universo, un luogo a lei caro che però la fa riflettere in maniera ossessiva su quella che è la sua vita, triste e tormentata dal dubbio che corrode anche gli animi più tenaci.
Giunta al limite delle sue forze, Deana si troverà sul punto di cadere proprio da quel baratro che sembra osservarla da lontano in attesa che lei si lasci andare fra le sue braccia. Ma è lì che, senza sapere perché e in che modo sia riuscito a comprendere la sua anima, arriverà un misterioso sconosciuto che tenendola per mano la riporterà a desiderare nient' altro che la vita stessa. D'un tratto, grazie solo al magnetismo del suo sguardo, la giovane ritroverà quel battito nel petto che le mancava da ormai troppi anni; inizierà ad avere nuovamente voglia di respirare per quell'amore inaspettato che il destino vorrà far divenire sempre più forte, dandole così il coraggio di riuscire finalmente a lottare contro tutti i fantasmi del passato, per distruggerli definitivamente e scoprire così quella verità che per troppo tempo era rimasta nascosta nell'angolo più buio della sua memoria.

Giunta al suo terzo romanzo, dopo "Un barlume di speranza" e  " Le catene del potere", l'autrice napoletana incanta il lettore emotivo grazie alla sua scrittura delicatamente raffinata.
La ricerca del dettaglio nel descrivere in ogni sua più piccola sfumatura la complessità dell'animo di Deana, fragile e combattivo al tempo stesso, e l'intreccio di eventi che si alternano tra passato e presente, riesce ad accontentare tutti i lettori.
In maniera sublime descrive gli scenari della sua storia, Venezia e Firenze prima, Sorrento poi, riuscendo a far sentire sulla pelle ognib singolo alito di vento, profumo emanato e luogo visitato.
Una storia al limite della comprensione psicologica, dove si rimane intrappolati riga dopo riga.



"Quelle acque erano più agitate di me, più scure del mio umore e più fredde della mia anima"

"Ci guardavamo nell'attesa che l'altro dicesse qualcosa o, forse, ci faceva comodo non dir nulla, restando ad osservarci in silenzio come due anime perse e ritrovate"

"Da sempre, ogni volta che mi fermavo a guardare il paesaggio circostante, mi sembrava di riuscire finalmente a dominare ogni emozione, ogni paura, ogni inquietudine (...) La chiamavo la collina magica"

"Ero dispiaciuta per le sue parole. Non riconoscevo in essa la madre che mi aveva cresciuta"

"Di nuovo il dirupo. Di nuovo la notte. Buia come non mai"

Claudia Mameli

lunedì 25 agosto 2014

Amaro come il fiele




 Nonostante tu conosca la fragilità della mia anima, in perenne bilico tra la voglia di trovare il coraggio per farmi forte e l'incapacità di riuscirci, continui ad infierire sui punti più scarni della mia anima, facendomi così sentire un misero punto disperso nel buio infinito della tristezza più profonda.

 Disprezzando la mia visione del mondo, umiliandomi e cercando di convincermi, con parole aspre, che sono l'anima nera dell'universo, non fai altro che convincermi a credere di aver sbagliato a non abbandonarti prima.

 Quando due pensieri vanno a scontrarsi, dovrebbero farlo in modo da rispettare, comunque, il proprio opposto.

 Sono fragile, debole, con un forte bisogno di essere sostenuta.
Ma ogni volta che sto per cadere non fai altro che guardarmi andare sempre più in basso.

  Credevo di potermi fidare, che volessi solo il mio bene consigliandomi la giusta via da percorrere. In realtà ho scoperto che quella strada nascondeva bombe pronte ad esplodere, che tu stesso avevi mimetizzato con cura per farmi credere che era stato solo il caso a farmele trovare sotto i piedi.

 La cosa che più mi fa male è che quando avrei bisogno di una parola di conforto non la trovo mai, proprio da te, che più di chiunque altro dovresti essere in grado di comprendere il mio dolore, che macera incessantemente fino ad entrare a corrodere la parte più nascosta delle viscere della mia anima.

 Vorrei una morte lenta e dolorosa: mi distoglierebbe dall'agonia di rapporto dove vince chi, nei sentimenti, ferisce a fondo.

 Ti basta chiedere scusa per convincerti che si possano cancellare gli errori, ma con quel che patisco ogni attimo nel quale penso alle parole dette, qualsiasi tentativo di poter credere in una nuova felicità svanisce nel nulla.

 Chiedere perdono è semplice; il difficile è non arrivare a doverlo fare.

 Chiedere perdono dopo avermi strappato il cuore è come chiedere ad un uragano di non distruggere la foresta che ha appena attraversato.

 Far finta che nulla sia successo aumenta il rancore dell'aver subìto un bagno d'astio ingiustificato.

 Le parole sono come lame d'acciaio: più sono sottili e più feriscono.

 Non troverò pace fino a che non riuscirò a liberarmi dell'amore che provo per te.

 L'amore non è quello detto con le parole, ma quello dimostrato con i fatti.

 Decidendo di amarti ho deliberatamente scelto la strada per il martirio.

 Se mi buttassi in un rovo in fiamme sentirei meno dolore rispetto a quando godi nel vedermi soffrire per le tue maledette parole.

 Chi cerca la ragione a tutti i costi finirà per parlare al vento. Io, ho smesso di ascoltarti quando non mi hai più permesso di parlare.

 Non è chiedendomi "come sto" mentre mi aiuti a rialzarmi, che dimostri quanto ti preoccupi per me; quello avviene quando fai di tutto affinché io arrivi mai a cadere inerme a terra.

 Claudia Mameli 

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Amaro come il fiele di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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Rispetto



Volevo dirti che quando parli
non sento bene quindi ripeti.
Volevo dirti che non ha senso
le tue realtà io non le penso.
Se gira il mondo non è per te
la cosa giusta, più adatta a me.
Vorresti Dio sotto i tuoi piedi
vorresti in cielo un altro tuo Io.
Ma il mondo gira anche da solo
quindi Rispetto, plana il tuo volo.
Rimani a terra a testa bassa
ricorda, tu, sei una comparsa.
In questa vita fatta di errori
ci sono mille, troppi dolori.
Per tua scelta sei tu fra questi
non dovrei amarti, ma venerarti.
E la parola Rispetto è grande
come scrive, non è importante.
Come si dice tu non lo sai
mostrarlo agli altri, non lo fai mai.
Ancor di meno con chi ti è accanto
a chi dovresti darne un acconto.
Ma non importa, un giorno o l'altro
ti accorgerai del male fatto.
Ti pentirai di non aver pensato
che prima o poi, ti avrei abbandonato.
Resterai solo, non mi avrai più vicino
e piangerai, come fa un bambino.
Che non ha più il calore della mamma
il "Sogni d'oro" dopo la ninna nanna.
Rimarrà aperta ogni grave ferita
ma io potrò riprender la partita.

Claudia Mameli 

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Rispetto diClaudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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lunedì 18 agosto 2014

Recensione: La collina di Andrea Delogu e Andrea Cedrola




Casa editrice: Fandango libri
Genere: autobiografico
Anno: 2014
Pagine: 345
Legatura: Brossura
Prezzo:€ 18
Disponibile su: http://www.ibs.it/code/9788860443991/delogu-andrea/collina.html  http://www.amazon.it/La-Collina-Capitolo-Angeli-caduti-ebook/dp/B00HZOIJNY

Scritto a quattro mani con lo sceneggiatore campano Andrea Cedrola, l'autrice di questo sconvolgente romanzo autobiografico (vincitore del Premio simpatia 2024 a Roma), riapre l'attenzione su un problema che ha avuto di che far parlare in maniera ossessiva negli anni ottanta, che tutt'ora esiste, ma che è passato in secondo piano rispetto alle nuove problematiche giovanili presenti in tutto il Paese. 

Modificando nomi e luoghi, Andrea Delogu nata e cresciuta nella comunità di San Patrignano descrive chiaramente quella che era la quotidianità di quel luogo di redenzione per molti, e carcere dell'anima per altri.

 Agli occhi di una bambina che non aveva visto altro che scene di crudeltà e sottomissione, la comunità appariva rassicurante e famigliare: un posto dal quale non sarebbe mai voluta andare via.

 Valentina vive lì da sempre con il padre Ivan, braccio destro del Mannoni, il santone fondatore dell'oasi di recupero al quale deve grazie per l'averlo accolto quando stava per sprofondare definitivamente; con loro c'è anche la madre, Barbara, che a differenza del marito crede poco nel "metodo" adottato per la rinascita dell'uomo.
 Le regole sono rigide per tutti, una volta accettati in comunità non si può più uscire se non quando il capo non decide che si è pronti a farlo, cosa che richiede lunghi tempi e maniere forti. All'interno del gruppo esistono gli "angeli", ex eroinomani che, con grande devozione, si sono messi al servizio della stessa comunità facendo di tutto affinché anche i nuovi arrivati possano finalmente uscire dal tunnel. Con le buone o con le cattive.
 Agli occhi di chi guardava da fuori, la Collina appariva come un regno unito capace di andare avanti da solo, grazie al lavoro dei suoi abitanti che lavoravano la terra, creavano materie prime, vendevano i prodotti della Collina e organizzavano corse di cavalli ricevendo gli elogi di tutti per l'impegno alla sopravvivenza e alla voglia di recuperare la propria esistenza; ma se da un lato c'era chi credeva vivamente nella Collina, come politici, personaggi di spessore e gli stessi familiari dei ricoverati, dall'altro c'era chi si sentiva stanco dei soprusi e voleva finalmente mostrare al mondo intero quello che era in realtà il lato oscuro della salvezza. 

 "Rimasta sola nel capannone, Barbara si agita sul letto, tra spasmi e urla. La scimmia le sta mangiando il cervello sotto i miei occhi"


 "San Babila a quei tempi era sotto protezione di un politico di destra (...) La cosa pericolosa era che noi ci credevamo forti davvero"


 "Passata la scimmia da poco,oppure ancora in corso, butti fuori tutto. A chi ti ha preso, accolto e accettato racconti ogni particolare"


 "L'asilo è il nostro lavoro e anche noi dobbiamo essere puntuali"


 "Il capodanno in Collina era considerato un evento. Quella sera i ragazzi, e non solo Ivan, potevano bere un bicchiere di vino e le ragazze potevano truccarsi e vestirsi come volevano"


 "Puntavo tutto su Valentina. Da grande, quando avrebbe avuto dei figli, Valentina non  doveva avere un passato di dolore come il mio e di Barbara"


Claudia Mameli

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giovedì 7 agosto 2014

Fotolibro "Cinquanta sfumature di Grigio"




 "Volevo l'oscurità, volevo capire quanto poteva farmi male... ma l'oscurità è troppo fitta per me"

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mercoledì 9 luglio 2014

L'uomo nero, di Marco Ernst




Casa editrice: MAR.E edizioni
Genere: Thriller psicologico 
Anno: 2014
Pagine: 134
Formato: Economico
Prezzo: 10
Disponibile su: https://www.facebook.com/marco.ernst.359?fref=ts http://marcoernst.wordpress.com/category/romanzo-giallo/

 L'introduzione alla storia rende chiara l'idea di quello che sarà il tema trattato; una ninna nanna, dolce e terribile allo stesso momento, che racchiude tutto e niente. Inquietante e travolgente, riprende un argomento che troppo spesso non viene affrontato per pura inerzia d'espressione.

 In una piccola cittadina, dove tutti sanno tutto di tutti, un gruppo di bambini con ancora tanti sogni in testa, si avventura per sfida in quello che è il più terribile incubo da vivere: l'incontro con l'uomo nero! Tra oscure sparizioni ed inspiegabili ritrovamenti, avvolti nel mistero di una tetra casa, abitata da ancor più tetri esemplari di razza umana, emergono in silenzio un maestro di scuola elementare ed il parroco del paese, entrambi vittime del loro segreto passato. Insieme si ritroveranno a dover contrastare il mostro che, in maniera subdola e inconsapevole agli occhi delle loro vittime, violerà per sempre quel grande patrimonio dall'inestimabile valore che è l'innocenza infantile; li priverà di quel pezzo di esistenza che li rende unici nel mondo, diversi dagli adulti che, ormai, non hanno più occhi per sognare fiabe.
 Il mostro, quell'angolo oscuro della mente umana, che vive sotto le mentite spoglie di un essere immondo, del quale non si comprende il perché della propria esistenza.

 L'autore bergamasco, già conosciuto al pubblico grazie ad altri due romanzi editi da "Greco & Greco", si dedica alla scrittura in maniera assidua dal 2002.
Racconti, riflessioni e aneddoti gli hanno dato la possibilità di pubblicare in proprio oltre 22 libri e partecipare a numerosi concorsi letterari, piazzandosi sempre tra i primi posti.
 Molto apprezzato anche in rete, grazie alla naturale versatilità di narrazione, gestisce un blog nel quale sono inserite varie opere; e possiede un profilo fb che gli permette di rimanere sempre in contatto con i suoi lettori e colleghi di penna.



"I bambini non sono dei piccoli di adulto: i bambini sono una razza a se stante"

"Poi l'uomo nero spalanca il proprio mantello, quello che assorbe la luce e crea le tenebre e sotto non è vestito e non è nudo: è il nulla è il buio che divora ogni cosa e si avvicina e avvolge il bambino con il suo manto nero."

"Evidentemente lo scopo di chi ha rubato loro l'innocenza, non era fare sì che non l'avessero più loro, ma impossessarsene lui, o lei o di qualunque genere o sesso sia la cosa, la creatura che ha fatto ciò."

Claudia Mameli



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mercoledì 28 maggio 2014

Il diavolo e la rossumata, Sveva Casati Modignani

                                          
Editore: Mondadori
Genere: Autobiografico
Anno: 2012
Pagine: 171
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Prezzo: € 13,52
Disponibile su: http://www.amazon.it/diavolo-rossumata-Sveva-Casati-Modignani/dp/8837089848
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 In un periodo nel quale la guerra non ha ancora un suo perché, dove le regole vanno rispettate e l'ingenuità non sempre è capita dagli adulti, agli occhi di una bimba di appena cinque anni il mondo appare come un universo da scoprire, tra il vai e vieni dalla casa padronale su a Milano ad un umile cascina a Trezzano sul Naviglio.

Pur attraversando un difficile 1943, la famiglia Modignani cerca di conservare intatte le abitudini quotidiane, trovando sollievo dal contesto generale grazie ad una tavola imbandita a gran festa, seppur con piatti semplici resi il più possibile appetibili.
Tutti i tredici episodi sono infatti narrati tenendo come punto di partenza e arrivo, una delle "specialità" consumate in famiglia.
 In quegli anni il cibo scarseggiava, e non sempre la qualità era eccellente; ma,  dato che i soldi erano pochi e i costi erano alti, nulla veniva buttato e tutto si riciclava creando ricette particolari adatte ad ogni occasione.
Nonostante la palese povertà dell'epoca, l'apparenza continuava ad essere molto importante nel modo in cui ci si voleva porre agli altri: non era di buon gusto mostrare i propri limiti e, facendo finta che tutto continuasse ad andare per il verso giusto, si ostentavano i propri acquisti di sete e tessuti preziosi effettuai negli empori più alla moda; anche le cure mediche (se i santi venerati in maniera continua non avevano tempo per loro) si facevano solo in cliniche private.
E più di ogni altra cosa le regole: il rispetto di esse, sempre e comunque.
Nata con spirito ribelle e con un'immensa curiosità, razionale e furba allo stesso tempo, la giovane Sveva spesso fustigata nel tentativo di poter essere raddrizzata, in quanto non si comportava da vera dama, ma era in realtà una piccola peste con in corpo un'energia esplosiva che veniva confusa con i sintomi di una possessione "demoniaca". All'epoca si credeva molto a Santi e diavoli, e per ogni occasione esisteva un detto popolare che non mancava mai di essere tragicamente recitato.
Per sua madre, lei era il ramo storto che non si sarebbe mai raddrizzato, e fino a grande non riuscì ad avere con lei quel rapporto invidiava fra altre madri e figlie; in compenso, nonostante la maggiore severità, sua nonna riuscì a darle tutto l'amore che voleva da bambina: nonostante la facesse disperare!

L'autrice milanese da oltre dieci milioni di copie vendute nel mondo, grazie  ai suoi 27 romanzi scritti a partire dal 1981, affascina i suoi lettori grazie alla scorrevolezza delle sue parole; mai troppo pesante, si legge tutta d'un fiato fino all'ultima pagina anche grazie alla semplicità con la quale si mostra al pubblico, senza usare mai termini troppo costruiti.
 In questo libro, che è una breve panoramica della sua infanzia, fa sentire chi assapora le sue parole quasi come a casa propria, rivedendosi nell'umiltà di quegli anni che, anche oggi, in alcune zone d'Italia continua a fare da padrona, per colpa di un sistema che non da' spazio alla crescita reale, ma che comunque non toglie la speranza di trovare presto un mondo migliore.



"All'epoca non avevo ancora sei anni. Eravamo a Milano, la guerra volgeva alla fine e, come una belva ferita a morte, sventagliava la sua coda colpendo il mondo all'impazzata."


" A casa nostra il vino era una costante e mi veniva somministrato anche come farmaco. (...) Quand'ero ormai ragazza, di fronte alle mie ribellioni sconsiderate, la mamma urlava: «Sei una deficiente!» (...) replicavo: «E ti stupisci? Pensa a tutto l'alcol che mi hai fatto bere da bambina»."


"Quella sera, trovai squisito il solito minestrone di verdure e una frittata di un bel giallo dorato con striature verdi, che aveva un profumo delizioso. Era fatta con le punte delle ortiche che raccoglievo nei campi"

"Ricordo un periodo in cui il cibo scarseggiava in tutte le case, e mangiavamo la carne bovina soltanto quando il papà riusciva a trovarla alla borsa nera."

"Il calesse, guidato dallo zio Ettore, filava via lungo la strada sterrata. Il vento mi veniva incontro e mi solleticava il viso, e gli zoccoli del cavallo imprimevano un ritmo di danza alla fuga verso il paese. Ero felice."

"In quegli anni non conoscevamo le classificazioni tra parmigiano reggiano, grana padano o trentino, né esistevano i marchi DOC e DOP. C'era il formaggio grana. Punto."

"Per nutrirmi era riuscita a trovare un cervello di vitello e lo aveva impanato e fritto nel burro. La mangiai davvero tutta quella roba rivoltante, soffocando lacrime e conati di vomito"

"Più avanti nel tempo trovai meravigliosa la maestra che mi insegnava a leggere e scrivere, meravigliosi la mia prima gita sul lago di Como, il gusto e il profumo della prima banana, o degli asparagi che non conoscevo e che la mamma con l'uovo al burro e un'abbondante spolverata di grana grattugiato."



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Recensione de Il diavolo e la rossumata di Sveva Casati Modignani diClaudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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