sabato 15 luglio 2017

Un passo oltre, di Olga Gnecchi e Gianluca Ingaramo




Casa editrice: Delos Digital
Collana: Horror Story
Formato: E-book
Anno: 2017
Genere: Horror
Pagine: 25
Prezzo: €1,99

Qual è il confine tra l'amore eterno e la rassegnazione della sua fine? Olga Gnecchi e Gianluca Ingaramo utilizzano la narrazione horror come similitudine alla presa di coscienza dell'epilogo di un rapporto. L'amore fra Antonio e Loretta è sempre stato unico e speciale. Hanno passato insieme tutta la loro esistenza bastandosi a vicenda, senza desiderare null'altro. Per il futuro progettavano sicuramente qualcosa di diverso dalla malattia che ha improvvisamente colpito Loretta, obbligando Antonio a prendere decisioni scomode. Lui non fa altro che occuparsi della sua donna, usando un metodo decisamente poco encomiabile per trovare il denaro sufficiente a farle avere una cura sperimentale che potrebbe guarirla e li farebbe tornare la coppia felice che sono sempre stati. Perché, sebbene il male l'abbia già divorata, lei sembra ancora abbastanza lucida da sentire tutto l'amore che Antonio continua a provare nonostante il devastante cambiamento. Nonostante sia già morta. La malattia si trasforma quindi in un mostro orribile che cerca di annientare i sentimenti, rendendo cieco chi vorrebbe che durassero in eterno. L'incessabile ricerca di una cura si può paragonare al desiderio ossessivo di riparare un rapporto ormai distrutto, al timore di lasciare la presa e continuare a vivere senza la propria metà. Nel racconto si fa riferimento  al film "Al di là dei sogni", tratto dal romanzo di Matheson, dove il protagonista cerca in tutti i modi di riportare alla realtà la propria compagna, facendole ricordare quanto bello sia stato il loro amore. In qualche modo, anche i nostri due autori hanno voluto creare una storia che si basa sulla speranza a tutti i costi. Anche a costo di morire per amore. Una storia, questa, con una terrificante sfumatura rosa che scuote l'anima e le viscere. Da leggere prima di addormentarsi, con la speranza di risvegliarsi accanto alla persona con la quale siamo andati a dormire e non con il suo alter ego.

"Quando ci si pongono troppe domande o si cerca di razionalizzare certe scelte, l’attrazione e l’amore perdono d’intensità. Quando proprio non si riesce a trovare le motivazioni, significa che queste prescindono da ogni logica e appartengono all'anima. Non c'è nulla di più profondo."

"Come avrebbe potuto privarsi di lei, che era ancora l’ultimo pensiero della sera e il primo al mattino, nonostante fosse così cambiata? Ne sentiva il bisogno più del cibo, più dell’aria che respirava."

"Armeggiò con le cinghie e in pochi istanti anche il braccio destro di Loretta fu libero, dopo di che le affidò letteralmente il cuore, lasciandola libera di affondarvi i denti e cibarsene."

"L’amore è anche questione di sorte, nasce dal caso e si sviluppa per come è stato scritto, forse da un volere divino, oppure per come deve andare, perché non ci sono altre alternative: in casi del genere, bisogna andare un passo oltre. "

INTERVISTA DOPPIA
A questa intervista, i nostri autori hanno risposto in due mance. Ho assegnato tre domande a testa alle quali rispondere per primi, e ho poi fatto loro avere le tre domande date in precedenza al partner, con relative risposte. Peccato che non si aspettassero l'inghippo!
Leggere per credere. 

1]Claudia) Bentrovati, miei carissimi e sconvolgenti amici. Dopo "Amore antigas" siete finalmente tornati a deliziarci con un vostro racconto da brivido! Per chi ancora non vi conosce come coppia letteraria, vi chiedo: cosa ha fatto scattare la scintilla tra voi due?

Olga) Per me è stata la maschera. Non sapevo chi ci fosse dietro. Quando l’ho scoperto, ormai era troppo tardi.
Gianluca) Se Olga dice che è stata la maschera, allora è stata la maschera. Chi sono io per contraddirla? Poi dovrei sopportarne le conseguenze…

2]C) Gianluca parte già da un genere horror, con i suoi Nocturna 12 e Nocturna 24; Olga, invece, è una scrittrice di thriller dei quali cito, tra tutti, "Sotto i suoi occhi" e "Creature oniriche", l'ultimo nato. Come riuscite a fondere i vostri stili? Chi è che tiene in mano le redini della situazione?

Gianluca) In pratica dobbiamo dire chi porta i pantaloni, il che è piuttosto semplice: facciamo a turno! Risposta seria è che scrivere insieme ci piace, se poi ci riesce pure bene non possiamo giudicarlo noi. Per fondere gli stili facciamo diversi passaggi di editing, dove ciascuno può fare quel che vuole anche delle parti scritte dall'altro. Risultato è che i pezzi tendono a risultare indistinguibili, perché (Amore Antigas a parte, ma è stato il primo esperimento e avevamo deciso di scrivere un capitolo a testa, andando a ruota libera) nessun passaggio è realmente frutto di una sola delle due penne.
Olga) Le redini le teniamo entrambi, a turno. Ci confrontiamo e leggiamo e rileggiamo, quindi è inevitabile che riusciamo a dare omogeneità ai nostri scritti e dare l'impressione che sia una sola mano a scrivere; se non riuscissimo a dare questa parvenza, non otterremmo un buon risultato e avremmo smesso. Inoltre, le lacune che lascio nella stesura riesce a colmarle Gianluca, e viceversa.

3]C) Tutte le favole hanno una morale. Anche quelle che fanno paura! Nelle vostre storie traspare sempre quel piccolo particolare che fa pensare che vogliate far arrivare qualcosa in più al lettore. Che cosa c'è nei vostri racconti, oltre al piacere del brivido, che dovrebbe farvi avere il benestare dei lettori?

Olga) “Amore Antigas” è nato per gioco, un botta e risposta che si è trasformato in una sfida all’ultima parola! Sbeffeggia (in modo scherzoso) quegli autori che si prendono troppo sul serio e un po’ anche i romanzi erotici che hanno invaso il mercato editoriale negli ultimi anni. Ci è sembrato divertente e lo abbiamo pubblicato perché potesse far sorridere i lettori (troppa serietà fa male!), e i riscontri sono stati positivi. Pare che siamo riusciti nell’intento!
“Un passo oltre” invece è abbastanza serio. Nelle nostre menti malate (cit. di una lettrice) (che lettrice impertinente! ndr.), volevamo parlare di un sentimento forte e cercare di capire fino a che punto potessero spingersi i nostri personaggi. Il fatto è che in realtà non sappiamo quasi mai fin dove ci porteranno le parole, ma proviamo sempre a dare un “significato” vero che il lettore possa cogliere. Nel caso del racconto in questione, l’idea è quella di parlare di un amore che diventa quasi ossessione e che porta il protagonista a compiere scelte drastiche. L’amore non deve forse essere sempre “un passo oltre”?
Gianluca) Rispondere dopo Olga è difficile, già lei è stata esaustiva. Comunque, pensiamo di dividere la nostra produzione (e sì, ci sono degli inediti, questo è uno scoop in esclusiva interplanetaria!) in due macrocategorie: una scherzosa, destinata al self gratuito, e l’altra più seria, da sottoporre agli editori nella speranza della classica… ehm… buona sorte! Significati cerchiamo sempre di metterne, nella speranza di farne un valore aggiunto per i lettori, ma anche per soddisfare una specie di volontà personale: per fare un esempio, con “Un passo oltre” abbiamo cercato di rispondere a una domanda seria, a cosa sia “giusto” fare per amore. L’idea della storia è nata da questo e, pur lasciando che ciascuno tragga le proprie conclusioni, per noi rappresenta anche una delle motivazioni che ci hanno spinti a scriverla.

4]C)Vivere di scrittura è il sogno di tutti gli scrittori ma, proprio perché è un sogno che pochi realizzano, i comuni mortali devono ritagliarsi il tempo da dedicare alla propria passione. C'è un rituale che seguite,  o una condizione particolare che stimola la vostra creatività, facendovi produrre al meglio sulla carta?

Gianluca) Concordo, il primo vero nemico è il tempo che manca sempre. Non esiste uno schema creativo prefissato. Di solito, prima di iniziare a scrivere ci confrontiamo sulle idee, scartiamo o approfondiamo, ci documentiamo… finché decidiamo che sì, possiamo provare a vedere cosa ne esce. Allora ci dividiamo i compiti per sommi capi, ma senza veri e propri rituali scaramantici. Anzi, forse uno ne esiste: sono io a prendermi la responsabilità di inviare il lavoro finito, perché così ha funzionato la prima volta e da allora i nostri lavori hanno avuto riscontri positivi, tranne un racconto per il quale già ci aspettavamo un rifiuto. Ma quello uscirà self a settembre.
Olga) Certo, non è facile vivere di scrittura. Nessun rituale particolare. Ci scherziamo molto, Gianluca è più organizzato e quindi parte subito dicendo "diecimila battute a capitolo?", "scriviamo la trama?", io invece sono più svogliata in questo genere di cose: scrivo e basta. Un pochino lo faccio impazzire, ma se la pensassimo allo stesso modo in tutto e per tutto non ci sarebbe il confronto necessario.

5]C) Ho avuto la soddisfazione di leggere i vostri lavori da autori indipendenti e, paradossalmente, Gianluca mi sembra quello più sentimentale tra i due, mentre Olga la vedo più tosta. Dovendo accettare una sfida, qual è il genere letterario che vi metterebbe più in difficoltà e perché?

Olga) Io tosta? (ride sguaiatamente) Forse dovrebbe dirlo Gianluca, se lo sono o meno. Posso dire che la parte tenera lui la tiene nascosta, ma è vero che c’è (e non parlo del facciale in gomma!).
Quello che mi metterebbe in difficoltà potrebbe essere il romance. Non so se sarei in grado di gestire un’intera trama che possa andare bene per il genere. Forse col sentimentalismo di Gianluca… Chissà… 
Gianluca) Eh no, qui non mi freghi! La cinque è uguale alla sei e, come si dice, “Paganini non ripete”. Quindi non rispondo. Tiè!

C) Eh, eh! Ti piacerebbe! Peccato che, prima, mi hai già dato la tua risposta! Eccola:

Gianluca) Uno dei più tosti sarebbe lo storico, perché presuppone approfondite conoscenze in materia, onde evitare scivoloni o anacronismi. Però non sarebbe proprio nelle nostre corde, cimentarci nell’impresa. Siamo più interessati al fantastico in ogni sua forma e sto cercando di convincere Olga a cimentarsi nella scrittura di un romanzo di fantascienza insieme. Se proprio vogliamo/dobbiamo cimentarci in un genere letterario diverso, preferirei fosse quello!

DOMANDA BONUS LEGATA ALLE RISPOSTE DATE DAL VOSTRO PARTNER ALLA NUMERO 5.

C)Vi ringrazio per essere stati in mia compagnia. Aspettando la vostra prossima collaborazione, vi faccio un'offerta che non potete rifiutare: Sfidate il vostro compagno a scrivere un racconto, affidandogli il tema che preferite per testare il suo grado di sopportazione!

Gianluca) Grazie a te, Claudia. Ma grazie proprio! Vabbè, Olga scriverà un romance MM, possibilmente con qualche elemento sadomaso. E se la caverà benissimo.
Olga) Grazie a te, Claudia! È stato un piacere.
Mi chiedevo se potesse scrivere un racconto sul periodo medievale in Papua Nuova Guinea... Sono sicura che troverebbe tante informazioni interessanti a riguardo!

 Lo so, con quest'ultima domanda vi ho un po fregato, perché alla numero 5 avete risposto in contemporanea senza pensare che l'avrei usata contro di voi, facendola vedere al vostro compagno prima che vi sfidasse... Ma è solo per il bene dei lettori! Attendo con ansia il vostro prossimo capolavoro dal titolo: Ingaramo VS Gnecchi!

Claudia Mameli

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