mercoledì 19 luglio 2017

Recensione: Il cerchio, di Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone






Autori: Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone
Casa editrice: Le Mezzelane 
Genere: Erotico
Anno: 2016
Formato: Cartaceo/e-book
Disponibile su: Amazon

Bella ed indipendente, Melissa è una giovane donna in carriera dal carattere forte e affascinante. Ad accorgersi di lei è Roberto, un uomo dal carismatico potere seduttivo. Quando si rivela a Melissa, lo fa con talmente tanta irruenza e magnetismo, da stordirla. Lei, che è sempre stata sicura di sé, di colpo si trova succube di un burattinaio che la plasma a suo uso e piacere, diventando una marionetta instradata verso una particolare filosofia di vita che farà uscire il lato più perverso e remissivo del suo animo sessuale. Una volta annientati tutti i pregiudizi e superate le barriere di un'educazione classica, Melissa sceglierà di affrontare un percorso disseminato da dure prove che la condurranno all'abbandono totale.

 Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone scrivono a quattro mani un romanzo che va ben oltre la sessualità fine a se stessa, usando una delicatezza di non facile approccio con un genere letterario di questo tipo, che incarna l'apoteosi del piacere umano, fisico e mentale. Il BDSM nasce come una vera e propria filosofia di vita, sebbene cruenta nel contesto generale, capace di tirare fuori il lato animalesco di ognuno di noi, sopito dal buoncostume e dalle leggi morali che impongono atteggiamenti casti e discreti anche nell'intimità. Il bigottismo che ci circonda indica una via che non appartiene all'uomo, perché lui stesso è di per sé un animale e perché l'unione di due corpi rappresenta una pratica ancestrale che sigilla l'appartenenza di due anime. Questo concetto viene espresso chiaramente in tutto il testo. Infatti, i due protagonisti vivono questa pratica, che ai profani può apparire sadica, come un percorso di amore e fiducia reciproca; è un percorso da seguire insieme, passo dopo passo, per trovarsi sempre più vicini, più uniti e dipendenti l'uno dall'altra. Un cammino che, alla fine, chiude il cerchio dell'amore perfetto.

"Non ero più solo la sua Pantera, come spesso amava considerarmi, ma diventavo la sua Micia, la sua Vittima, soprattutto la sua Schiava, Donna e prete. Potevo essere il suo tutto"
"Ancora una volta fu il congiungersi di due corpi in uno solo, accomunati da un'alchimia e una complicità eccezionali, dove non servivano direttive o parole, bastava l'odore e lo sguardo a condurci"

"Mi ha dimostrato come io sia unica e come oltre ad essere Donna eccezionale, con un carattere forte, posso anche essere perfettamente sottomessa a lui, solo per il piacere di sentirmi tale"
"Avevamo un silenzioso bellissimo patto, ogni volta che ci toccavamo io portavo con me il collare e lui aveva tra le mani il guinzaglio. Così, come i nostri corpi e le nostre Anime si univano, lo facevano quei due oggetti, diventando uno solo"

©19/07/2017 Claudia Mameli

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