mercoledì 5 agosto 2015

Blu. In realtà pensavo a tutt'altro, di Luigi Telloli



Autore: Luigi Telloli
Casa editrice: Autopubblicati
Anno: 2014
Genere: Poesia Psicologica
Formato: E-book e Cartaceo
Pagine: 65/125
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Questo libro dall'apparente scrittura compulsiva, può essere visto dal lettore disattento come un semplice groviglio di parole che ben si accordano tra di loro.
È in realtà un memorandum di riflessioni profonde di ciò che è, o meno, utile nella propria esistenza; un monito alle menti pigre che, senza lasciarsi guidare dalla costruttiva ispirazione, pensano d'inerzia adattandosi a ciò che il mondo vuole da esse, assecondando così i convenzionali modi di fare: menti svuotate, che preferiscono essere guidate piuttosto che scoperte.
Leggendo il Telloli, che invece sa bene quali viaggi fare, magari anche inconsapevolmente, persino il lettore più disattento riesce a ben rendersi conto di quanto in fondo sia necessario scavare, sotto i propri piedi, prima di raggiungere la giusta profondità nella quale costruire le fondamenta del proprio essere.
Il lettore riprende l'uso delle proprie capacità intuitive, trovando così il coraggio di addentrarsi in un labirinto mentale che generalmente si evita di percorrere per paura di perdersi in verità scomode; che in una società plasmata dall'idealismo comune non darebbe all'uomo modo di emergere, per paura di apparire diverso dalla massa che lo circonda.
Ci si riconosce a questo modo in un treno che vuol fermarsi in una giornata piovosa, dove chi ha coscienza saprà donare il proprio ombrello, (simulacro di conoscenza ed esperienza) a chi ancora deve apprendere l'arte del vivere, riuscendo a non farsi trarre in inganno da chi è incapace di vedere oltre il proprio orgoglio; si sarà capaci di osservare il mare e le stelle cercando il legame che accompagna la vita ad altra vita, mandando via il fumo dagli occhi sapendo che ad esso potrà sopravvivere; arriverà la visione, della certa ipocrisia di chi vuol vedere solo ciò che è chiaro agli occhi e non al cuore.
E si finirà col guardare il mondo da un'altra angolazione, staccandosi dal corpo per rendersi conto di esistere nonostante la propria fragilità in cerca di esplodere.



"Semplicemente la vita, com'è, come sempre sarà"

"Siamo quel che siamo, i nostri comportamenti più che le nostre promesse (...) Dello sguardo furtivo che non si posa a rimirar l'apparenza"

"Mare e cielo sono un tutt'uno, come gli occhi quando incontrano il cuore"

"Capanne di sogni e passati, rivisti e corretti ed il dubbio che ogni ricordo non sia altro che un vissuto che non è stato mai"

"Ed io mi sentivo strafico perché tu eri mio, quel tuo sguardo d'intesa, oppure quando non capivi, è una delle cose più belle che mi resta a questo mondo"

"Intendetevi, come non costuma più tra le persone, non di vini, motori, o saperi troppo alti persino per i vostri tacchi 12. Brindiamo a queste rime fatte di niente"


Claudia Mameli

Licenza Creative Commons
Blu. In realtà pensavo a tutt'altro di Claudia Mameli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://ilprofumodellacarta.blogspot.it/2015/08/autore-luigi-telloli-casa-editrice.html.

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